Fragile. Come si muove la città del futuro?

Azioni quali spostarsi, relazionarsi, interagire, costituiscono gli spazi pubblici ancor più che gli edifici che li contornano.

Quale sarà il futuro della mobilità urbana nel tempo dell’emergenza climatica?

L’arrivo del COVID‐19 ha destabilizzato il nostro modo di intendere la città e il nostro modo di abitarla. L’emergenza sanitaria non deve però far dimenticare che la vera sfida da affrontare è quella dell’emergenza climatica. Durante la pandemia, molte città hanno dovuto rispondere al rischio di cambio modale dovuto alla riduzione dell’utilizzo dei sistemi di trasporto pubblico a favore della mobilità individuale, con un potenziale ricorso massiccio all’uso dell’automobile privata. L’utilizzo della sola automobile in città non è auspicabile, non solo per questioni ambientali e di qualità urbana, ma è anche controproducente per un ritorno a un funzionamento “normale” della città.

Il 13 Aprile, alla conferenza organizzata dall’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Genova, con Federico Parolotto, Senior Partner – MIC—HUB si parlerà di ridistribuzione dello spazio, orari flessibili, smart working e molto altro per andare verso un mondo sostenibile connesso e libero.